Brano: [...] anche il comandante Fumo. Il 6 ottobre, in uno scontro a fuoco, rimasero uccisi i partigiani Antonio Guantiera [Tomori) e Angelo Giacomin [Gemma).

Frattanto erano cominciati i grandi rastrellamenti nel Veneto, nel Cansiglio, sul Grappa e sulle vette feltrine. Arrivò il turno del Tesino: il rastrellamento cominciò la notte dell'8 ottobre. Francesco Bordignon, titolare di una torbiera presso Pieve Tesino, e Rodolfo Fermi, padrone del rifugio a Passo del Broccon, rei di aver aiutato i partigiani, furono i primi uccisi: il primo venne passato per le armi sul posto; il secondo fu fatto prigioniero e poi fucilato. La casa dei Marighetto fu incendiata: Giacomo Marighetto (padre

Cartello delle truppe di occupazione tedesche per segnalare il pericolo di attacchi partigiani, « giorno e notte », in tutta la zona fra Predazzo, Passo Rolle e il Pordoi. Proibita la circolazione di notte a Cortina d'Ampezzo (1944)

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Brano: [...]no arrestati e deportati nei lager, da dove non fecero più ritorno, i fratelli Ballerin. Riuscì invece a sfuggire don Narciso Sordo che era il vero e proprio cappellano militare del Battaglione “Gherlenda”.

Nel durissimo inverno 194445 solo un gruppo di 7 partigiani, comandato da Celestino Marighetto e di cui faceva parte la sorella “Ora”, rimase in montagna, conducendo una serie di azioni di sabotaggio e di attacco ai tedeschi nella zona del Passo del Broccon. Il 19 febbraio il gruppo del “Gherlenda” fu sorpreso da Hegenbart e da una colonna di militi del C.S.T. nella zona di Malga Vallarica. I partigiani riuscirono a sganciarsi dall’accerchiamento con gli sci, a eccezione della ragazza, alla quale si staccò uno sci e venne catturata. Interrogata sul posto, si rifiutò di rivelare il nome dei compagni e fu abbattuta da una scarica di mitra. Cadde a distanza di cinque mesi dalla sua amica d’infanzia “Veglia”. A entrambe queste ragazze, le due più giovani donne della Resistenza italiana alle quali è stato dato questo riconoscimento, verrà conferita l[...]